psicoterapia

Psicoterapia cognitivo-comportamentale    e  EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) 

La psicoterapia cognitivo-comportamentale rappresenta oggi una delle terapie più accreditate e diffuse per diversi disturbi psichici. Essa si basa su un’ampia casistica di studi scientifici che in maniera rigorosa ne hanno valutato l’efficacia. Nasce negli anni ‘60 dagli studi di A.T. Beck., da cui hanno preso origine subito dopo altre correnti, come la terapia razionale emotiva di Albert Ellis e altri modelli che hanno arricchito la terapia cognitiva, come quelli di George Kelly, Arnold Lazarus, Michael Mahoney e Vittorio Guidano.

Le Linee Guida Internazionali (AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION) pongono la psicoterapia cognitivo-comportamentale come intervento psicologico di prima scelta per numerosi disturbi, tra cui:

  • panico e disturbi d’ansia;
  • depressione lieve e moderata;
  • disturbo da stress post-traumatico;
  • disturbo ossessivo-compulsivo;
  • disturbi del sonno;
  • disturbi alimentari;
  • disturbi sessuali

Gli assunti fondamentali su cui si basa la psicoterapia cognitivo-comportamentale sono da ricercarsi nel presupposto che i pensieri influenzano nettamente le emozioni e i comportamenti. Nel percorso terapeutico essa mira a modificare i pensieri distorti da cui derivano emozioni e comportamenti disfunzionali e disadattivi che creano sofferenza. Per esempio se la signora A. si accorge che suo marito, insolitamente,  ritarda e non rientra all’orario previsto può leggere tale ritardo in vari modi:

  • “ritarda perché è successo qualcosa di brutto”;
  • “ritarda perché ha incontrato un amico che non vedeva da molto tempo e si è fermato a parlare più del solito”.

Dal tipo di lettura di un dato evento (vale a dire da ciò che si pensa di quella situazione) derivano delle conseguenze emozionali e comportamentali. Nel primo caso la signora avendo pensato in maniera pessimistica proverà uno stato di allerta e ansia, nel secondo caso proverà presumibilmente solo un po’ di impazienza e fastidio oppure sarà totalmente indifferente al ritardo perché la previsione non ha un carattere negativo e catastrofico.

Scopo della psicoterapia cognitivo- comportamentale è:

  • Aiutare ad evidenziare le disfunzioni cognitive, cioè i pensieri ricorrenti, le credenze e gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che conducono la persona a provare emozioni negative, come ansia, depressione, rabbia, ecc.; quindi, correggerli, renderli più aderenti alla realtà e più funzionali.
  • Individuare le modalità comportamentali messe in atto per far fronte ai sintomi e modificare tali reazioni disadattive con altre adattive mediante l’apprendimento di nuove modalità che ridonano benessere.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale è una terapia dalla struttura ben definita, basata sulla collaborazione attiva tra terapeuta e paziente al fine di individuare ed acquisire strategie terapeutiche efficaci nel fronteggiare la sofferenza. Il paziente viene aiutato a individuare ciò che sostiene il suo disturbo, a capire il processo della terapia e ad apprendere le strategie utili da mettere in atto per gestire gli stati emotivi, cambiare le sue credenze distorte e modificare i comportamenti disadattivi.

La durata della psicoterapia è generalmente breve, poiché i risultati attesi si manifestano già dai primi mesi, o sin dalle prime sedute. Generalmente già in prima seduta si concordano gli obiettivi su cui si intende lavorare, che di solito riguardano i sintomi per cui si è richiesto l’aiuto, quindi, dopo periodiche verifiche, si affrontano altre problematiche. La terapia è centrata sul quì e ora con lo scopo di risolvere i problemi che sono responsabili del mantenimento della sofferenza, senza trascurare l’analisi di esperienze infantili e di ogni informazione utile a tracciare la storia del tipo di attaccamento alle persone significative. Il terapeuta utilizza varie tecniche sia cognitive che comportamentali che vengono scelte in base al problema presentato e concordate con il paziente.

L’EMDR  (Eye Movement Desensitization and Reprocessing ) 

L’EMDRDesensibilizzazione e Riprocessamento tramite Movimenti Oculari – è nata originariamente per curare il correlato sintomatologico che si sviluppa in una persona a seguito di   di gravi eventi traumatici quali abusi, violenze, aggressioni, incidenti o grandi catastrofi, lutti – (Sindrome Post-Traumatica da Stress ) anche vissuti indirettamente. Oggi l’EMDR è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti. E’ un approccio  scientificamente comprovato da più di 44 studi randomizzati controllati condotti su pazienti traumatizzati e documentato in centinaia di pubblicazioni che ne riportano l’efficacia nel trattamento di numerose psicopatologie inclusi la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici e le dipendenze.